Ci sono luoghi che riescono a trasmettere un fascino particolare dovuto non solo alla loro naturale e impressionante bellezza, ma anche grazie alla storia che li ha portati alla luce.

Il Cenote delle Dolomiti e proprio uno di questi luoghi, un profondo abisso che si sviluppa tra ghiaccio e roccia per una profondità di quasi 300 m venuto alla luce in seguito allo svuotamento naturale di un lago a quota 2940 m s.l.m. tra il Piz Conturines e Cima Lavarella, nel Parco di Fanes Sennes e Braises (Dolomiti Ampezzane).

Nell’ambito di questo progetto, attraverso i rilievi realizzati con laser scanner e drone abbiamo eseguito il rilievo delle parti più importanti di questo abisso, tra cui l’enorme deposito glaciale nelle parti più profonde, con l’obiettivo di realizzare un monitoraggio e studiare l’evoluzione nei prossimi anni, che potrà dare i primi risultati solo dopo diversi rilevamenti. Le attività realizzate durante le spedizioni nel 2015 e 2016 sono state documentate dal giornalista Lars Abromeit e dal fotografo Robbie Shone che hanno realizzato un articolo per la rivista GEO Magazine, mentre le attività scientifiche sono state realizzate in collaborazione con le Università di Bologna e Innsbruck.