In Sardegna, nel cuore dell’altopiano di Abbasanta, si trova uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi dell’archeologia nuragica: il Pozzo Sacro di Santa Cristina. Realizzato tra il IX e l’XI secolo a.C., questo straordinario complesso era dedicato al culto dell’acqua, elemento sacro e vitale per le popolazioni nuragiche.
L’opera è un capolavoro di precisione: la scalinata ipogea scende con geometria perfetta verso una camera sotterranea circolare, sovrastata da una cupola a thòlos. Ma ciò che rende questo sito unico è il fenomeno astronomico che si verifica durante gli equinozi: il sole penetra attraverso l’apertura del pozzo e si riflette sull’acqua con una precisione sorprendente. Una vera e propria “cattedrale sotterranea” dove scienza, spiritualità e architettura si fondono in modo magistrale.

Abbiamo recentemente completato il rilievo 3D di questo importante sito archeologico nell’ambito di un progetto di ricerca realizzato con il Consiglio Nazionale delle Ricerche della sezione di Sassari e grazie alla collaborazione della cooperativa Archeotour. L’intervento si inserisce in un progetto di valorizzazione, documentazione e studio dell’area archeologica, con l’obiettivo di preservare e rendere fruibile in modo innovativo questo straordinario sito.
Il rilievo è stato effettuato tramite tecniche di laser scanning ad alta precisione e fotogrammetria digitale, ottenendo una nuvola di punti ad alta densità e un modello tridimensionale estremamente dettagliato. La restituzione geometrica ha permesso di documentare in modo accurato la scala elicoidale, la camera ipogea, la thòlos e l’ingresso monumentale, offrendo una visione completa del complesso architettonico.